Salone del Mobile 2022

Salone del Mobile 2022

Il Salone del Mobile 2022 si è svolto a Milano dal 7 al 12 giugno, con oltre 2.000 brand espositori, di cui il 27% esteri e più di 260.000 presenze registrate, da 173 Paesi.

L’edizione 2021 del Salone del Mobile si è svolta solo pochi mesi fa, a settembre, in versione ridotta e rivista rispetto al classico appuntamento. È stato il segnale di una ripartenza, un momento di un’importanza simbolica più che fattuale che ha riportato il sistema design in una concezione di eventi e presenza che la pandemia aveva messo da parte.

Tuttavia, a quell’edizione mancava un elemento fondamentale: la possibilità di scambiare sorrisi, stringere mani, sentire il calore delle persone arricchire il calore dell’evento.

È per questo che, dopo soltanto otto mesi, un altro Salone è stato possibile. Il Salone del Mobile, questa volta nel pieno della sua espansione, si è svolto infatti a Milano dal 7 al 12 giugno 2022, con oltre 2.000 brand espositori, di cui il 27% esteri e più di 260.000 presenze registrate, da 173 Paesi. Gli spazi sono tornati quelli tradizionali e anche il Fuorisalone si è esteso fino a coprire buona parte della città.

Un intero ecosistema, dunque, che ha rivisto e replicato le edizione pre-Covid in termini di ampiezza della superficie espositiva e partecipazione ma ha visto anche sottolineare aspetti che in passato non avevano trovato molto spazio, come per esempio la sostenibilità o la grande attenzione riservata all’outdoor.

Il nostro Gruppo ha partecipato con una formazione completa, anche perché questo era l’anno dell’EuroCucina – il Salone Internazionale dei Mobili per Cucina, la manifestazione nata nel 1974, che si svolge solo negli anni pari all’interno del quartiere di Fiera Milano a Rho. E la cucina, per noi, è lo spazio d’eccellenza, quello in cui amiamo stare di più.

Nello spazio espositivo di Veneta Cucine ci siamo subito sentiti a casa: è forte il senso di appartenenza che ci lega al brand, che per noi è sinonimo di casa.

Una delle novità che ci ha più colpito è stata quella relativa al piano cucina Caranto, già indiscussa star dei piani cucina, che durante il Salone è diventato protagonista assoluto dell’innovazione tecnologica, con l’integrazione di un piano cottura a induzione al suo interno, per cui saranno visibili i fuochi soltanto grazie a delle piccole serigrafie per indicare i punti di cottura.

L’impostazione Be Personal è emersa con grande carattere anche durante il Salone: nuovi modelli, nuove misure, nuovi sistemi di arredo, a dimostrazione che il lavoro che sottende la creazione di una Veneta Cucine è un lavoro sartoriale che vede l’azienda adattarsi alle esigenze del cliente, certamente non il contrario. Un’altra menzione speciale la merita il colore che con tante nuove nuance e sfumature ha rappresentato la chiave di lettura dei vari modelli. Spazio al colore vivo, acceso, un colore che si dissocia dalle tonalità neutre ormai abusate e che si esprime in tutta la sua forza visiva per rappresentare la personalità e lo spirito del cliente.

Ce lo racconta Carmen, uno dei nostri architetti, che restituisce una fotografia perfetta dell’esperienza Salone: ”Grande protagonista il colore, declinato nelle palette appartenenti al mondo della natura. Colori caldi luminosi, morbidi, mescolati a varie tonalità di verde. Un verde che è stato un tema presente e riproposto in questo Salone, non solo come colore ma anche attraverso il concept del riutilizzo, e il tema della sostenibilità della produzione. Tra i materiali proposti, spiccano sicuramente il legno (soprattutto nelle tonalità scure), il vetro fumè o texturizzato e il metallo”.

Un’edizione che si colora, quindi, di tante sfumature, in tutti i sensi: tante novità che non vediamo l’ora di farvi approfondire nei nostri showroom.

Vi aspettiamo in Piazza Clemente Origo 20 e in Via Gregorio VII 309, a Roma. 

Un anno da ricordare.

Un anno da ricordare.

Un anno che finisce è sempre il momento perfetto per riflettere su quello che è stato, e su quello che sarà.

Cosa è stato per noi il 2021?

Un anno di incredibili cambiamenti, di sacrifici ripagati, di percorsi da reinventare. In una situazione molto difficile, con la pandemia che non accennava a mollare la presa, il nostro team ha affrontato una grande sfida, l’apertura di un nuovo showroom, in cui tante aspettative erano riposte e su cui tanti hanno scommesso. È stata una scommessa vinta, che nei mesi ha mostrato tanti lati positivi e tanti momenti da ricordare.

Uno showroom che non abbiamo ancora potuto condividere con i nostri clienti con una grande festa, quella che avevamo immaginato fin da quando era solo un sogno, che a volte sembrava più grande di noi.

Uno showroom, però, che è stato finalmente presentato agli addetti ai lavori nel corso di una serata entusiasmante, al fianco di Veneta Cucine e di tanti architetti e amici, durante l’evento “Be personal”.

“Anche in questo anno e mezzo così delicato, non ci siamo mai fermati. Le persone hanno riscoperto il gusto della casa e hanno avuto voglia di rinnovare la propria abitazione, al cui interno la cucina è naturalmente l’elemento principe. L’evento ‘Be Personal’ si è rivolto in particolare ad architetti e professionisti del settore perché è soprattutto con loro che collaboriamo nella definizione delle proposte migliori da presentare ai nostri clienti”.

Lo ha ricordato Luigi Berardi, fondatore e cuore pulsante di Opera Arredamenti, nel corso della serata di presentazione del Centro Veneta Cucine, nella zona nevralgica di Via Gregorio VII 309 a Roma.

Tanto lavoro, dunque, ma soprattutto tante persone, tanti momenti e tanti ricordi da custodire. Abbiamo accolto nuovi architetti all’interno del nostro team, altri ne abbiamo incontrati all’esterno, perché vicini al nostro modo di gestire un lavoro di progettazione e arredamento. Il 2021 è stato, poi, teatro dell’esplosione di L’Opera Ristrutturazioni, con una sede dedicata e tante novità che vi racconteremo in queste settimane.

Abbiamo sofferto e stretto i denti, perché riuscire a non fermare le attività con tutti gli impedimenti dell’ultimo anno e mezzo non è stato semplice. Ci siamo riusciti grazie a una squadra che non si è tirata mai indietro, che ha lavorato senza sosta e che non possiamo smettere di ringraziare per aver reso tutto questo possibile.

Al 2022 chiediamo la stessa felicità di quest’anno, e case meravigliose per tutti i nostri clienti: tanti auguri dal Gruppo Opera!

Un futuro diventato presente: intervista a Luigi Berardi.

Un futuro diventato presente: intervista a Luigi Berardi.

Dal 2008 al 2021 L’Opera ha fatto tanta strada. La partnership con Veneta Cucine ha portato all’apertura di un primo Centro Veneta in zona Torrino – Mezzocammino e solo cinque anni dopo all’inaugurazione di uno showroom di oltre 600 mq tutti dedicati alle cucine, nel cuore del quartiere romano dedicato all’arredamento, in Via Gregorio VII 309.

Oggi ne parliamo con Luigi Berardi, co-founder de L’Opera e Responsabile Arredamenti.

Ciao Luigi, partiamo da una domanda molto particolare: qual è, per te, il significato del termine “cominciare”?

Cominciare. Che bel termine.

Quando da Veneta Cucine mi è stato proposto di rilevare un precedente negozio e assumerne la gestione, con l’idea di ampliarlo perché dei locali attigui erano rimasti vuoti, la richiesta della proprietà è stato un invito a rifletterci, a pensarci con calma. La mia risposta, invece, è stata immediata: sì, facciamolo. Non ho dovuto né voluto riflettere perché in quella proposta ho visto una nuova sfida: il pensiero è andato all’apertura del primo negozio in Piazza Enrico Martini (che oggi non c’è più, ndr) e del secondo in Piazza Clemente Origo, ho rivissuto tutte quelle emozioni, ho percorso le stesse strade fatte di entusiasmo e un po’ di timore, anche se in questa occasione l’esperienza era maggiore e noi eravamo sicuramente più formati per affrontare un cambiamento tanto grande.

Io amo cominciare ogni giorno: appena sveglio sono già operativo, pronto ad affrontare una nuova giornata, carico di voglia di fare. Naturalmente possono accadere tante cose che influiscono sul mio umore, ma parto sempre carico di gioia, di energia e di entusiasmo. Ecco cosa significa per me cominciare, ed ecco cosa ha significato iniziare questa nuova avventura: ho immaginato in pochissimo tempo come organizzare gli spazi, come gestire le persone, ho creato e costruito il futuro nella mia testa sin da subito.

 

La nostra prima domanda non era casuale: questa intervista nasce da una novità che sta per rivoluzionare il mondo Opera. Di cosa si tratta?

È successo che il futuro è diventato presente. Abbiamo aperto uno showroom con Veneta Cucine in Via Gregorio VII 309. Per noi è stato un passo epocale, che ci ha resi orgogliosi, sia per la grandezza dello showroom, sia per la zona in cui è posizionato, sia per le aspettative della proprietà, che sono state raggiunte e superate.

È uno spazio che rappresenta un luogo di pura bellezza, e un grande merito va al nostro architetto Paolo Holl, che questo spazio l’ha progettato e che ho tanto ringraziato in privato ma che devo continuare a ringraziare pubblicamente, perché ha messo tutta la sua esperienza e tutta la sua bravura in un progetto difficile, complicato. Ha dovuto unire in modo armonico due negozi che fino a qualche mese fa erano due realtà distinte: un’unione che presentava delle difficoltà notevoli sia a livello tecnico che burocratico e che ha portato alla creazione di uno spazio unico di circa 600 mq. L’architetto Holl non si è lasciato scoraggiare, ha mantenuto la calma e ha lavorato sotto stress in modo eccellente, con estrema determinazione, coordinando i tanti professionisti che hanno lavorato in tanti mesi, e che hanno contribuito tantissimo a questo risultato. Da Veneta Cucine sono arrivati molti complimenti, che ci hanno riempito il cuore di gioia.

Ricordi i tuoi primi incontri con Veneta Cucine? Come ti sei avvicinato al brand e come si è sviluppato il rapporto professionale negli anni?

Ho iniziato lavorando con la seconda linea di Veneta, Forma2000, raggiungendo risultati importanti che hanno spinto Veneta Cucine a volerne sapere di più. Dopo i nostri primi incontri si è creata subito un’intesa che ha portato da parte loro alla richiesta di aprire un Centro Veneta Cucine. Lo abbiamo fatto nel 2015, con il nostro showroom di Piazza Clemente Origo 20. Da quel momento i rapporti si sono evoluti in un crescendo di stima reciproca, e da allora non ci siamo più lasciati. Veneta Cucine ci è stata sempre molto vicina, nel 2020 è stata la prima azienda in Italia per fatturato nel suo settore, e nonostante numeri da capogiro ha sempre dimostrato e continua a dimostrare un’attenzione e una cura incredibile verso tutti i rivenditori e i collaboratori, con una gestione che della famiglia conserva l’amorevolezza e il rispetto delle persone. Per loro non sei un numero, sei una persona, e questo per noi conta più di tutto. Anche perché noi ragioniamo allo stesso modo, e i risultati si vedono.

Come si costruisce un sogno? Ricordiamo che l’Opera è nata nel 2008, e da allora è cresciuta senza mai fermarsi, fino ad arrivare al traguardo di cui abbiamo parlato poco fa. Come si fa in poco più di dieci anni a costruire tutto questo?

Se ci penso mi gira quasi la testa. Per me è una favola, una bellissima favola che mi riempie di orgoglio: oggi abbiamo una ventina di dipendenti ma io sono partito in una stanza senza finestre, da solo, con i miei cataloghi e i miei campioni, un computer usato e poco più. Non ero in un garage ma il sogno era lo stesso: il cliente per me non è mai stato un’opportunità di vendita, ma una conoscenza, l’anello di una catena di cose fatte bene e ben raccontate. Noi lavoriamo per rendere felici i nostri clienti, senza retorica. È questo il nostro obiettivo, la vendita viene dopo, e anche qui i risultati parlano al posto nostro.

Anche la ricerca dei nostri dipendenti funziona così: noi scegliamo sempre prima le persone, che siano architetti, montatori, designer. Se sono bravi professionisti ma non sono onesti e appassionati, non si incastrano con lo stile Opera.

Com’è cambiato il tuo lavoro nel tempo? Cosa ti manca del 2008 e se tornassi indietro cosa vorresti dire al professionista e alla persona che eri allora?

Al Luigi degli esordi direi di fare le cose che ha fatto nello stesso modo, solo con un pizzico di sfrontatezza in più, di leggerezza buona, perché se fai le cose serenamente in quanto consapevole di fare cose buone non devi essere ansioso, devi solo prenderne l’aspetto positivo, tramutando l’agitazione in attenzione. Degli inizi mi manca il tempo, ma va bene così.

Progetti per il futuro?

Siamo pronti per il terzo negozio. Scherzo, devo ancora riprendermi dal secondo!

Il progetto è godersi quello che abbiamo costruito, curandolo e migliorandolo ogni giorno di più. Il desiderio più grande è organizzare un’inaugurazione come si deve, fare una festa, condividere la nostra gioia e riprendere a stare insieme, visto che ci è stato negato per così tanto tempo.

Ti aspettiamo in Via Gregorio VII 309, con uno spazio polifunzionale nato per condividere i sogni di tante persone. Le cucine Veneta Cucine sono il luogo ideale per costruire il futuro: vieni a scoprirle!

 

Salone del Mobile: confermata l’edizione 2021.

Salone del Mobile: confermata l’edizione 2021.

 

“Per me la casa ideale è un punto di partenza e non di arrivo, una pagina bianca che richiede di dare senso ad ogni gesto.”

 Umberto Riva

È di ieri la notizia che il Salone del Mobile a settembre si farà, anche se in versione ridotta rispetto a ciò a cui siamo abituati.

L’edizione 2021 del Salone si terrà dal 5 al 10 settembre 2021 e, grazie all’intesa raggiunta tra Federlegno e il Comune di Milano, verranno mantenuti gli allestimenti alla Fiera di Rho ma a questi si aggiungeranno anche spazi dedicati in centro città, soprattutto in zone storicamente “vicine” e affini all’industria del design (come, per esempio, la Triennale).

Una delle manifestazioni più importanti a livello mondiale per il mondo del design e dell’arredo, che ogni anno trasforma Milano in un hub creativo in cui nuove idee, designer, aziende, si incontrano e danno vita alla casa del futuro. Tutti lo conoscono per com’è oggi, ma com’è nato il Salone del Mobile?

Salone del Mobile – Milano – Ed. 2018

Dobbiamo fare un salto indietro agli anni Cinquanta. La Seconda Guerra Mondiale è terminata da poco, e i segni pesanti di un conflitto di immani proporzioni sono evidenti in tutto il nostro Paese. Ecco perché è proprio questo il momento di rimboccarsi le maniche e ricostruire: nasce e cresce così il forte desiderio di riempire le città di nuovi palazzi e successivamente di riempire i palazzi di arredi.

Sotto la spinta della necessità e grazie al boom economico degli anni Sessanta, i piccoli imprenditori italiani dell’industria del mobile immaginano uno spazio in cui far confluire tutto questo fermento: è proprio nel 1961 che nasce, infatti, la prima edizione del Salone del Mobile, ospitata dalla Fiera di Milano. Il resto è storia, che culmina nel 1994, anno in cui l’edizione italiana viene incoronata come primo Salone al mondo.

Salone del Mobile – Milano – Ed. 2017

Il Salone del Mobile si svolge a Milano ogni anno nel mese di aprile, e ad anni alterni è affiancato dalle biennali Euroluce negli anni dispari, EuroCucina e Salone Internazionale del Bagno negli anni pari. Sono, inoltre, davvero numerose le altre iniziative che gravitano intorno agli eventi principali: fra tutte spicca il SaloneSatellite, che dal 1998 è una vetrina importante per i giovani designer che vogliono emergere e per le aziende che cercano nuovi talenti.

Una menzione speciale merita il Fuorisalone, ovvero tutti quegli eventi sparsi in varie zone di Milano, che si svolgono proprio in corrispondenza del Salone Internazionale del Mobile e che quest’anno si focalizzano sul tema “Forme dell’Abitare” (abitare luoghi, spazi, città, ambienti e relazioni).

Il Salone del Mobile è sempre stato per noi un momento irrinunciabile: di scambio, di incontro, di nuove opportunità, di studio. E tutto quello che abbiamo imparato e scoperto lo abbiamo poi messo nei nuovi progetti, nella scelta dei materiali, nelle proposte innovative.

Perché è così che amiamo lavorare, e perché ai nostri clienti dedichiamo sempre e solo le nostre migliori energie.

Ci vediamo a settembre!

Halloween: casetta o scherzetto?

Halloween: casetta o scherzetto?

“Halloween: festa magica e misteriosa strapiena di sorprese in cui, tra dolcetti e scherzetti, la paura e l’orrore diventano gioia e divertimento.”

J. P. Malfatti

La festa di Halloween affonda le sue radici in un terreno diverso rispetto a quello che siamo abituati a immaginare. Non si tratta, infatti di una festività nata e cresciuta negli Stati Uniti, bensì di una ricorrenza dall’origine celtica.

In particolare, bisogna spostarsi nella verde Irlanda per individuare la nascita della festività: Halloween corrisponde a Samhain, il capodanno celtico e si celebrava in Irlanda proprio sotto la dominazione dei Celti.

In questo video del National Geographic si racconta la storia e il viaggio di Halloween, dalle dolci colline irlandesi agli Stati Uniti d’America, dove la tradizione e i festeggiamenti sono imperdibili e molto sentiti.

Quest’anno dobbiamo, però, affrontare la festività in modo diverso, perché abbiamo priorità più importanti da salvaguardare: ciò non significa, però, che in famiglia non ci si possa rilassare e divertire un po’, specialmente con i più piccoli.

Ecco, quindi, un paio di idee per la tavola e per la casa, per festeggiamenti rigorosamente tra le mura domestiche e con gli amici in videochiamata!

Partiamo dalla grande protagonista di ogni occasione che si rispetti: la casa. Se non ci avete ancora pensato, vi suggeriamo qui qualche idea che potete trovare da Flying Tiger Copenhagen: dalle ragnatele luminose (2€), alle ghirlande di scheletri (7€), passando per le decorazioni a forma di pipistrello (3€).

Per addolcire l’impossibilità di uscire, invece, abbiamo scovato per voi una ricetta squisita: biscotti a forma di zucca con cioccolato e polpa di zucca.

Mi raccomando, lasciatene qualcuno ai vostri bambini, non mangiateli tutti!

Quello che ci auguriamo è di avervi fatto distrarre, anche solo per qualche minuto, dalla situazione complessa che tutti viviamo, e di aver portato un po’ di sorrisi e di allegria a casa vostra.

Sapete di poter contare su L’Opera anche per questo.

Happy Halloween!🎃👻

 

Arredare il soggiorno: i mobili contenitori Tomasella.

Arredare il soggiorno: i mobili contenitori Tomasella.

Le cose che si amano non si posseggono mai completamente. Semplicemente si custodiscono.”

Gaio Valerio Catullo

soggiorno Tomasella

La nostra storia di arredi è fatta di collaborazioni con brand che abbiamo cercato, scelto, amato. Brand che rappresentano il nostro personale modo di vivere la casa.

Eleganza, modernità, tradizione, bellezza, qualità: sono parole chiave imprescindibili, che ritroviamo nella filosofia Tomasella.

Per conoscere meglio il mondo Tomasella e comprendere anche le dinamiche abitative di tendenza, inauguriamo oggi un percorso di approfondimento, che parte dalla zona living e dalle pareti attrezzate.

Continueremo, poi, il viaggio nelle altre zone della casa: mettetevi comodi.

La collezione Atlante di Tomasella ha un nome che evoca viaggi e posti lontani. Forse per questo è tutta da scoprire, con le infinite combinazioni, i materiali, i colori, le linee.

La nostra avventura parte dai contenitori.

In ogni ambiente di casa è importante prevedere degli spazi che possano contenere i nostri oggetti. Spazi funzionali che diventano elementi di arredo, senza spezzare l’armonia della composizione.

La composizione Atlante A077, che come plus di progetto ha Krea ed Elle, si caratterizza per la presenza del materico opaco bianco gesso e nodato chiaro, e del materico cemento chiaro che riveste Krea.

Krea è la boiserie, Elle il totem con fianco a giorno. L’intera composizione risulta dinamica e in movimento, grazie al gioco di profondità creato con il mix dei diversi elementi.

Nella soluzione A084, invece, il glamour del laccato opaco carta da zucchero si sposa con armonia al materico cemento chiaro e al materico nodato chiaro. Una composizione pulita e lineare, senza fronzoli ma di forte impatto visivo.

Il plus di progetto Diagonal qui spezza la composizione donandole movimento, ma resta inserito in modo fermo in una visuale sinuosa.

 

Nelle prime due foto emerge il tratto distintivo del plus Remix: un elemento caratterizzato da un particolare taglio degli angoli, che consente l’unione dei pensili. Il nostro architetto Fabbrizia, in questo composizione, ha usato sapientemente l’elemento Remix: il legno nodato chiaro evoca l’essenza del legno appena tagliato trasmettendo sensazioni tattili e visive, e si accorda alla perfezione con il laccato salvia opaco.

Nelle prossime settimane racconteremo molte altre soluzioni legate all’arredo living: seguiteci sulla nostra pagina Facebook e sul nostro profilo Instagram per scoprire nuovi progetti, nuove case, nuovi sogni.

Alla prossima puntata!

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